ANTHONY JOSHUA

A.J., campione mondiale

Anthony Oluwafemi Olaseni Joshua (Watford, 15 ottobre 1989) è un pugile inglese di origini nigeriane.Soprannominato “AJ”, è detentore dei titoli mondiali IBF, WBA, WBO e IBO. In precedenza ha posseduto anche il titolo Britannico, del Commonwealth e WBC International della divisione. Come dilettante ha vinto una medaglia d’oro alle Olimpiadi di Londra 2012 e una d’argento ai mondiali di Baku 2011. A giugno 2016, è ritenuto al sesto posto al mondo come miglior pugile peso massimo da The Ring e controlla tuttora una percentuale di KO del 98% per incontri disputati da professionista.  Joshua è il secondo pugile britannico, dopo James DeGale, ad aggiudicarsi sia un oro olimpico che un campionato del mondo, tuttavia resta il primo peso massimo inglese a riuscire in tale impresa. Joshua è inoltre il secondo pugile di sempre, dopo Joe Frazier, a vincere un titolo nella divisione pesi massimi, essendo ancora campione olimpico.Joshua nasce a Watford, in Inghilterra, ma si trasferisce a 14 anni a Londra.All’età di 18 anni ha cominciato a praticare il pugilato, quando suo cugino Gbenga Ileyemi (campione britannico nel 2011 nella categoria dei pesi massimi) lo ha presentato alla Finchley Amateur Boxing Club, dove viene allenato da Sean Murphy.Joshua si diede al pugilato relativamente tardi, nel 2007. Due anni più tardi vinse l’edizione della Haringey Box Cup, bissando il successo l’anno dopo. Nel 2010 vinse anche il titolo senior ABA messo in palio ogni anno dall’associazione pugili dilettanti inglese, rifiutando successivamente la somma di £50.000 e l’accesso alla carriera professionistica, giustificandosi dicendo che pratica questo sport non per soldi ma per vincere qualche medaglia. Vinse lo stesso torneo anche l’anno successivo. Nel 2010 il successo locale gli garantì un posto nella squadra nazionale inglese di pugilato, in quello stesso anno divenne a tutti gli effetti il campione britannico della categoria dilettanti, sconfiggendo Amin Isa al GB Amateur Boxing Championship. Nel 2011 partecipò al torneo europeo di pugilato dilettanti, tuttavia venne fermato ai quarti di finale dal rumeno Mihai Nistor. In questo stesso anno fu nominato “dilettante dell’anno” dal Boxing Writers Club of Great Britain.Joshua si presentò ai Giochi della XXX Olimpiade come un novizio, nonostante avesse già ottenuto un medaglia d’argento a un campionato del mondo. Già ai sedicesimi dovette fronteggiare un avversario molto tosto, il cubano Erislandy Savòn, giudicato numero 4 al mondo dalla AIBA e nipote del tre volte campione olimpico Félix Savòn. Il verdetto alla fine dei tre round fu 17-16 in favore del pugile di casa, questa decisione causò qualche polemica poiché certuni ritenevano che la vittoria spettasse al cubano.Nell’incontro successivo si confrontò con la medaglia d’argento di Pechino 2008 Zhang Zhilei, facendo crollare l’avversario nella seconda ripresa si aggiudicò la vittoria ai punti (15-11). Nella semi-finale fronteggiò il kazako Ivan Dyčko e nonostante lo svantaggio dal punto di vista dell’altezza riuscì a conquistarsi un posto in finale dopo la vittoria ai punti (13-11). Nell’incontro decisivo si trovò davanti il trentaduenne campione uscente dei giochi del 2008 e due volte campione del mondo Roberto Cammarelle. Dopo aver concesso all’italiano i primi due round (6-5) (13-10), Joshua fece un’ottima ripresa che lo portò al pari del suo avversario (18-18), tuttavia fu l’atleta di casa a essere coronato vincitore in quanto aveva portato più colpi all’avversario. In questa circostanza le polemiche si sono sprecate, gli esperti di boxe si divisero tra chi gridava all’ingiustizia e chi invece riconosceva la vittoria di Joshua. Nel corso della carriera da non professionista, Joshua ha collezionato un record totale di 40-3.L’11 luglio 2013 confermò di essere passato a professionista sotto il marchio promozionale di Matchroom Sport.Il 29 aprile 2017 difende il titolo dall’assalto dell’ex campione Volodymyr Klyčko, conquistando tra l’altro i mondiali vacanti WBA (Super) ed IBO, dinnanzi ad un tutto esaurito di 90 000 spettatori allo stadio di Wembley. Lo spettacolare e drammatico incontro vedrà Joshua subire il primo knockdown in carriera, per terminare però, in un momento di apparente equilibrio, con la sua vittoria per KO tecnico all’undicesima ripresa. Svoltosi nella categoria di peso più prestigiosa, il match si annovera tra i migliori scontri nella storia dei massimi e contribuisce a rilanciare lo sport del pugilato, da lungo considerato in declino, a livello mondiale. Il 31 marzo 2018 sconfigge ai punti il neozelandese Joseph Parker, conquistando anche il titolo mondiale WBO.