MAXIM KAIBKHANOVIC DADASHEV

Addio a “Mad Max”

Maxim Kaibkhanovich Dadashev (30 settembre 1990 – 23 luglio 2019) è stato un pugile russo che ha combattuto nella categoria dei welter leggeri (63.5 kg). Come campione dilettante, Dadashev ha partecipato ai Giochi Europei del 2015. Nato a Leningrado (ora San Pietroburgo), era di discendenza Lezgin. Dilettante promettente, Dadashev vinse la medaglia d’argento al campionato junior del mondo 2008, tenutosi a Guadalajara, Messico, categoria 57 chili (126 lbs). Nel 2010 e nel 2012 Dadashev vinse la medaglia di bronzo dei 60 kg (130 lbs) ai campionati nazionali di Russia, vincendo successivamente la medaglia d’argento dei 64 kg (141 libs) per la stessa competizione nel 2013. Come professionista fu allenato dall’ex campione del mondo Buddy McGirt a Oxnard in California, Dadashev ha vinto i suoi primi 13 incontri da professionista, 11 per KO o KO tecnico. Nel suo debutto come professionista nell’aprile del 2016, Maxim ha vinto con un KO alla prima ripresa contro Darin Hampton. Ha conquistato il titolo vacante NABF dei superleggeri nel giugno 2018 arrestando Darleys Perez alla decima ripresa e difendendolo successivamente nell’ottobre 2018 contro l’ex campione Antonio DeMarco. Il 19 luglio 2019, Dadashev combatteva contro Subriel Matias all’interno di un evento mandato in onda da ESPN al Porto Nazionale MGM di Oxon Hil, in Maryland. L’incontro era un match a eliminazione per il titolo IBF della categoria welter leggeri e prevedeva che il vincitore ricevesse una possibilità di ottenere la cintura. Dadashev ha perso a seguito dello stop che il suo allenatore ha richiesto all’arbitro alla fine dell’undicesimo round. Dadashev, in netto svantaggio ai punti, ha tentato di protestare, ma McGirt non ha ascoltato ragioni, ritenendo che non fosse in grado di proseguire l’incontro: Buddy McGirt ha affermato successivamente di aver pensato di fare così già dal nono round, avendo notato che il suo pugile non era più abbastanza presente e stava ricevendo troppi colpi. Dadashev ha avuto bisogno di aiuto per scendere dal ring e non è riuscito a raggiungere gli spogliatoi senza cadere e sentirsi male nel corridoio. E’ stato portato di urgenza all’ospedale Prince George dove gli è stato diagnosticato un ematoma subdurale ed è stato operato di urgenza per fermare l’emorragia. E’ stato quindi messo in coma farmacologico per cercare di far sì che il gonfiore del cervello passasse. Le condizioni di Maxim sono peggiorate e, il 23 luglio, è morto in ospedale. La Federazione Pugilistica Russa ha avviato un’inchiesta sulla tragedia, e si è impegnata a sostenere finanziariamente la famiglia del giovane pugile. A Maxim Dadashev sopravvivono la moglie, Elizaveta, ed un figlio. Il corpo di Dadashev sarà trasportato nella sua città natale, San Pietroburgo, per consentire un opportuno servizio funebre e sepoltura.